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Gladiators'lair Traditional Cache

This cache has been archived.

Zeddicus_Zorander: [english text follows]
Ciao collega geocacher,

Il proprietario non ha effettuato alcuna manutenzione sulla cache da lunghissimo tempo, e non risulta essere da tempo un utente attivo.La cache viene archiviata.


Hi fellow geocacher,

The owner didn't take any maintenance action since long time and he/she is not an active user.The cache is archived.

Un saluto e buon geocaching,
Zeddicus Zu'l Zorander | www.geocaching-italia.com
Groundspeak Volunteer Reviewer

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Hidden : 9/30/2012
Difficulty:
1 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:

Una cache facile facile negli scavi di Pompei

A very easy cache in the pompei Ruins

L'Anfiteatro Romano di Pompei

L'Anfiteatro romano di Pompei è un anfiteatro di epoca romana, sepolto dall'eruzione del Vesuvio del 79 e ritrovato a seguito degli scavi archeologici dell'antica città di Pompei: è uno degli edifici, nel suo genere, meglio conservato, nonché uno dei più antichi al mondo
Storia
L'anfiteatro fu costruito intorno al 70 a.C. dai duoviri Gaio Quinzio Valgo e Marco Porcio ed era utilizzato per giochi circensi e combattimenti tra i gladiatori; queste parate, talvolta pubblicizzate con graffiti sulle facciate delle case, avvenivano in forma grandiosa, come è testimoniato da un'iscrizione che recita:
« Aulus Clodius Flaccus, della tribù Menenia, duoviro con potere giurisdizionale per tre volte e quinquennale, tribuno militare di nomina popolare organizzo questi spettacoli per la popolazione di Pompei. Nel primo duomvirato, alle feste di Apollo, alla parata nel foro, tori, toreri e aiutanti, tre coppie di schermidori, pugilatori in gruppi o singoli, e rappresentazioni con buffoni d'ogni sorta e con ogni genere di pantomimi, tra cui Pilade e in più diecimila sesterzi in elargizione pubblica per l'onore del duomvirato. »
Fu proprio durante uno di questi spettacoli che nel 59 ebbe luogo una violenta rissa tra pompeiani e nocerini, la quale provocò numerosi feriti e anche diversi morti: a seguito di tale evento il senato romano decise la chiusura dell'anfiteatro per dieci anni e condannò all'esilio l'organizzatore dell'evento, Livineio Regolo. La rissa fu inoltre ricordata da Tacito, che così scriveva:
(LA) « Sub idem tempus levi initio atrox caedes orta inter colonos Nucerinos Pompeianosque gladiatorio spectaculo, quod Livineius Regulus, quem motum senatu rettuli, edebat. quippe oppidana lascivia in vicem incessente probra, dein saxa, postremo ferrum sumpsere, validiore Pompeianorum plebe, apud quos spectaculum edebatur. ergo deportati sunt in urbem multi e Nucerinis trunco per vulnera corpore, ac plerique liberorum aut parentum mortes deflebant. cuius rei iudicium princeps senatui, senatus consulibus permisit. et rursus re ad patres relata, prohibiti publice in decem annos eius modi coetu Pompeiani collegiaque, quae contra leges instituerant, dissoluta; Livineius et qui alii seditionem conciverant exilio multati sunt. »
(IT) « A quel tempo una causa futile provocò una atroce massacro tra i coloni di Pompei e di Nocera durante un combattimento gladiatorio offerto da Livineio Regolo, della cui rimozione dal Senato ho già riferito. Dapprima i cittadini a turno s'insolentirono continuamente, poi scagliarono i sassi e infine ricorsero alle armi, prevalendo la gente di Pompei, presso cui si svolgeva lo spettacolo. Pertanto molti nocerini furono riportati in città col corpo mutilato dalle ferite, e in tanti piangevano la morte dei figli o dei genitori. L'indagine delle cause fu affidata da Nerone al Senato, che la rinviò ai consoli. Riferita la relazione ai senatori, furono vietate ufficialmente queste riunioni per dieci anni e le associazioni, che avevano operato contro la legge, furono sciolte; Livineio e gli altri autori della sedizione furono condannati all'esilio. »
(Publio Cornelio Tacito, Annales, lib. XIV.17)
Il motivo della lite è probabilmente da attribuirsi al fatto che Nuceria Alfaterna era diventata nel 57 una colonia romana e ciò aveva permesso ai nocerini di accaparrarsi territori precedentemente appartenuti ai pompeiani. A seguito del terremoto del 62 l'edificio subì notevoli danni ed al contempo il provvedimento decennale venne annullato: l'intera struttura fu completamente rinnovata, come testimoniano due iscrizioni che si trovano nel passaggio d'ingresso, dai duoviri Caio e Cuspio Pensa, padre e figlio. Durante l'eruzione del Vesuvio del 79, fu completamente sepolto sotto una fitta coltre di ceneri e lapilli e fu uno dei primi edifici ad essere riportato alla luce nella campagna di scavi promossa dalla dinastia borbonica nel 1748.
L'anfiteatro sorge nella parte sud-est dell'antica Pompei e questa scelta fu dettata da due motivi: il primo, in quanto la zona era poco abitata e quindi di minore intralcio alla vita quotidiana della città, considerando il gran numero di persone che visionava gli spettacoli; il secondo, fu una scelta economica, in quanto la struttura venne addossata alla cinta muraria, ormai in disuso, utilizzando un terrapieno preesistente e costruendone uno nuovo sul lato rimasto scoperto, utilizzando il terreno di risulta dello scavo: in tal modo la struttura è posta a circa sei metri di profondità ed assume una forma ellittica; ha inoltre una lunghezza di centrotrentacinque metri e una larghezza di centroquattro metri, per una capienza di ventimila spettatori.
Esternamente si presenta in due ordini: la parte inferiore è ad archi ciechi, in pietra, con pareti realizzate in opus incertum, sotto i quali, durante gli spettacoli, i mercanti vendevano le loro mercanzie, mentre l'ordine superiore presenta archi a tutto sesto; tra i due ordini è posto un ambulacro e per permettere agli spettatori di raggiungere le gradinate più alte furono costruite due grandi scalinate. L'accesso all'anfiteatro avveniva tramite una galleria, chiamata anche crypta, che possedeva quattro ingressi, due dei quali davano direttamente sull'arena: si pensa inoltre che un passaggio fosse esclusivamente riservato ai magistrati, che godevano di palchi d'onore, divisi dal resto della platea da uno scomparto in muratura; inoltre uno di questi palchi era collegato direttamente all'arena, probabilmente utilizzato dai gladiatori durante le cerimonie di premiazione. Prima di giungere all'arena sono posti, lungo lo stesso asse, due spoliarii, utilizzati uno per prestare i primi soccorsi ai combattenti feriti, l'altro, con arco trionfale, per l'accesso dei gladiatori; l'arena vera e propria è in terra battuta e contrariamente ad altri edifici dello stesso genere non presenta un'area sotterranea; l'intera circonferenza dell'arena è delimitata da un parapetto, alto circa due metri, che era decorato con affreschi, oggi andati perduti, che raffiguravano duelli tra gladiatori ed in particolare uno che rappresentava l'inizio di una lotta.
L'anfiteatro pompeiano dispone di una cavea, spartita in tre zone: l'ima cavea, divisa in sei settori, riservata alle personalità di spicco della città e da dove si godeva della migliore vista, la media cavea, ossia la zona centrale, riservata al popolo e la summa cavea, gli ultimi ordini di spalti riservati alle donne; le ultime due zone della cavea erano entrambe divisi in circa venti settori ed i sedili erano in parte in tufo, realizzati dopo il 62 ed in parte in legno, così come erano fatti in origine. Per proteggere gli spettatori dai raggi del sole estivo o dalla pioggia, l'anfiteatro era predisposto per l'uso del velarium ossia una sorta di grosso tendone, solitamente in lino, che ricopriva tutta l'area della struttura.

ENGL
Roman amphitheater in Pompeii
The Roman Amphitheatre of Pompeii is a Roman amphitheater, buried by the eruption of Vesuvius in 79 and found as a result of the archaeological excavations of the ancient city of Pompeii is one of the buildings of its kind, best preserved and one of the the world's oldest
History
The amphitheater was built around 70 BC by mayors Gaius Quinctius Valgus and Marcus Porcius and was used for circus games and combats between gladiators, these parades, sometimes advertised with graffiti on the walls of the houses, took place in great shape, as is testified by an inscription which reads:
"Aulus Clodius Flaccus, of the tribe Menenia, duoviro with jurisdiction for three times, and five-year military tribune of popular appointment organize these shows for the people of Pompeii. In the first duomvirato, the festivals of Apollo, the parade into the hole, bulls, bullfighters and helpers, three pairs of fencers, boxers in groups or individuals, and performances by clowns of all kinds and all kinds of pantomimes, including Pylades and more ten thousand sesterces in public donation for the honor of duomvirato.
It was during one of these performances that took place in 59 a violent brawl between Pompeii and Nocera, which also caused numerous injuries and several deaths: a result of this event the Roman Senate decided the closure of the amphitheater for ten years and condemned to 'exile the event organizer, Livineio Regulus. The fight was also mentioned by Tacitus, who wrote:
(LA) "Sub idem tempus levi initio atrox caedes orta inter colonos Nucerinos Pompeianosque gladiatorial spectaculo, quod Livineius Regulus, quem motum senatu rettuli, edebat. quippe oppidana lechery in Vicem incessente probra, dein saxa, postremo ferrum sumpsere, validiore Pompeianorum populace, apud quos spectaculum edebatur. ergo deported sunt in urbem and multi Nucerinis trunco for vulnerable corpore, ac plerique liberorum Auto parentum mortes deflebant. rei iudicium deceased princeps senatui, senatus consulibus permisit. et rursus re lated to patres, prohibiti publice in decem annos eius ways coetu Pompey collegiaque, quae contra leges instituerant, dissolute; Livineius et al seditionem here conciverant Exilio fined sunt.

" At that time a cause futile caused a terrible massacre of the settlers of Pompeii and Nocera during a gladiatorial combat Livineio offered by Regulus, the removal of which I have already referred by the Senate. First people to turn s'insolentirono continuously, then hurled rocks and finally resorted to arms, prevailing the people of Pompeii, which was held at the show. Therefore many Nocera were reported in the city with his body mutilated by wounds, and many mourned the death of the children or parents. The investigation of the causes was given by Nero in the Senate, which sent her back to the consuls. Referred the report to the Senate, were officially banned these meetings for ten years and associations, who had acted against the law, were dissolved; Livineio and the other authors of the sedition were sentenced to exile. '
(Publius Cornelius Tacitus, Annales, lib. XIV.17)
The reason for the lite is probably due to the fact that Nuceria Alfaterna became a Roman colony in 57 and this had allowed Nocera to grab territories previously belonging to Pompeii. Following the earthquake of 62, the building suffered significant damage and at the same time the order was canceled ten years: the entire structure was completely renovated, as evidenced by two inscriptions found in step input, the mayors Gaius and Cuspius Think, father and son. During the eruption of Vesuvius in 79, it was completely buried under a thick blanket of ash and lapilli, and was one of the first buildings to be unearthed in the excavations sponsored by the Bourbon dynasty in 1748.
Structure
The amphitheater is located in the south-east of ancient Pompeii, and this choice was dictated by two reasons: first, because the area was sparsely populated and therefore less hindrance to the daily life of the city, considering the large number of people who look the shows, the second was an economical choice, since the structure was leaning against the wall, now in disuse, using a pre-existing embankment and building a new one was discovered on the side, using the results of the excavation of land: thus the structure is located about six feet deep and assumes an elliptical shape and also has a length of centrotrentacinque meters and a width of centroquattro meters, with a capacity of twenty thousand spectators.
The outside is in two orders: the lower part is with blind arches, stone, with walls made of opus incertum, under which, during the shows, the merchants selling their wares, while the higher-order features arches , between the two orders is ambulatory and a place for viewers to get to the higher tiers were built two grand staircases. Access to the amphitheater was through a tunnel, also called crypt, which had four entrances, two of which gave directly on the arena: you think also that a passage was exclusively reserved to the magistrates, who enjoyed boxes of honor, divided from the rest of the audience from one compartment masonry, in addition one of these boxes was connected directly to the arena, probably used by gladiators during the awards ceremonies. Before coming to the arena are placed along the same axis, two spoliarii, one used to administer first aid to the wounded warriors, the other with a triumphal arch, for the access of gladiators, the arena itself is gravel and unlike other buildings of the same type does not have an underground, the entire circumference of the arena is surrounded by a parapet, about two meters high, which was decorated with frescoes, now lost, depicting battles between gladiators, and especially one that was the beginning of a fight.
The Pompeian amphitheater has an auditorium, divided into three zones: the ima cavea is divided into six areas, reserved for personalities in the city and where he enjoyed the best view, the media cavea, which is the central area reserved the people and the summa cavea, the last orders of the stands reserved for women the last two parts of the cavea were both divided into twenty sectors and the seats were in the tuff and carried out after 62 and partly in wood, as were -made origin. To protect the spectators from the rays of the summer sun or rain, the amphitheater was prepared for the use of velarium ie a kind of big tent, usually made of linen, which covered the entire area of the structure.

Additional Hints (Decrypt)

Yn pnpur è fgngn fcbfgngn qn nygev trbpnpure nccran cbffvovyr zrggreò yr ahbir pbbeqvangr Pnpur jnf zbirq ol bgure trbpnpuref, NFNC arj qngrf

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)