"SUI MONTI SI IMPARA A VINCERE NEGLI OSTACOLI DELLA NATURA LE DIFFICOLTA' DELLA VITA"
Il Santuario della madonna delle nevi: la storia.
La chiesetta venne edificata , nel 1664, dalla famiglia Annovazzi, insieme con l’annesso alloggio per il sacerdote che doveva salirvi a dir messa. Il santuario, custodito fino alla metà del secolo scorso dagli alpeggiatori, assunse ulteriore importanza nell’Ottocento, quando gli abitanti di Introbio, per ringraziare la Madonna che li aveva preservati dalla grave epidemia di colera del 1836, istituirono la processione del 5 agosto, giorno in cui si ricorda la Madonna della Neve: da allora ogni anno salgono qui percorrendo la Via del Bitto. L’edificio attuale è l’esito della ricostruzione del 1947, dopo che, il 13 ottobre 1944 venne distrutto durante la guerra.
I cittadini di Introbio, il 5 agosto di quello stesso anno, si recarono in processione al Santuario in Val Biandino per chiedere alla Madonna un intervento che potesse scacciare la pestilenza; in cambio dell'aiuto divino fecero voto di ritornare ogni anno in processione al Santuario per celebrare la Santa Messa. Ancora oggi, a quasi 200 anni da voto, ogni 5 di agosto la processione al Santuario della Madonna della Neve raccoglie centinaia di persone, introbiesi, valsassinesi e turisti, che si radunano sui verdi prati della Val Biandino per assistere alla celebrazione religiose mantenendo in vita l'antica tradizione.
Il percorso e la cache
Il santuario e il bivacco annesso sono facilmente raggiungibili dal Rifugio Tavecchia con una camminata di circa 35/40 minuti. La cache è una provetta nascosta ad altezza terra.
In quota i cellulari potrebbero non avere campo. E' altamente consigliato scaricare le cache per uso offline e utilizzare una mappa offline per seguire i sentieri