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Miniera di Troi "strada della vena" Traditional Cache

Hidden : 7/24/2011
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   regular (regular)

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Geocache Description:




[ITA]: Nel XII secolo d.C. il territorio di Colle Santa Lucia era denominato "Puchberg" o "Wersil" e solo successivamente venne chiamato Fursìl. In questa zona, alle pendici dell'odierno Monte Pore, venne scoperta una importante vena di siderite, un minerale formato da carbonato di ferro (FeCO3) ricco in manganese, che ben presto attirò l'attenzione dei vescovi di Bressanone da una parte e della Repubblica di Venezia dall'altra. Infatti questo minerale era importantissimo per l'estrazione del ferro e quindi la costruzione di armi di grande pregio.
Il primo documento che fa riferimento alle miniere ha la firma dell'imperatore Federico I Barbarossa, che con un decreto datato 5 settembre 1177 (che rappresenta anche il più antico documento relativo a questa area), ha riconosciuto le miniere del Fursil di proprietà del Convento di Novacella (BZ). Ma ben presto le miniere passarono sotto al Vescovo di Bressanone. Ancora oggi, il simbolo delle miniere riporta un agnello, simbolo vescovile di Bressanone.
Nel 1337 le miniere vennero date in uso ad alcuni signori locali, Guadagnino Avoscano e Rizzardo da Camino, che cominciarono ad impiegare manodopera sia veneta che cadorina per estrarre il minerale. Per regolarne l'assunzione, nel 1369 intervenne Corrado Stuck, capitano del Castello di Andraz, stabilendo l'impiego dei soli minatori (canòpi) Veneti e vescovili, graditi ad entrambe le parti. Le contese tra i vescovi di Bressanone e la Repubblica di Venezia proseguirono per moltissimo tempo, tanto da portare i cadorini ad incendiare Pian di Colle nel 1479. Anche tra il vescovo di Bressanone e il convento di Novacella vi furono controversie, tanto che nel 1490 dovette intervenire Papa Innocenzo III, che riconfermò tutti i privilegi dell'estrazione al convento di Novacella.
Il massimo rendimento delle miniere si ebbe intorno alla metà del 1600 quando vennero aperte quattro gallerie. La più lunga si estendeva nel sottosuolo per un chilometro. In questo periodo si potevano estrarre fino a 10000 secchi di minerale, tanto da permettere il funzionamento contemporaneo di ben nove forni fusori, otto Veneti, distribuiti nelle valli di Agordo e Zoldo, ed uno vescovile. Quest'ultimo era situato presso il Castello di Andraz, ma fu poi spostato, per la scarsità di legname, nel 1558 in Valparola e successivamente a Piccolino in Val Badia (odierno Furs).
Le miniere continuarono ad essere sfruttate fino al 1753. Nel 1837 un'impresa agordina le riaprì per breve tempo. Un tentativo recente di sfruttamento delle miniere è stato effettuato dalla ditta Breda negli anni 1938-1943. La definitiva chiusura si ebbe nel 1945.
Di tale secolare importanza, oggi rimangono molti segni storici sul territorio: il Castello di Andraz nei pressi del Passo Falzarego e la "Strada da la Vena", l'antica via del ferro che univa i luoghi della coltivazione delle vene a Colle Santa Lucia a quello della fusione del minerale presso il Castello di Andraz fino alla Val Badia.

La cache è nascosta nei pressi della miniera di Troi ed è raggiungibile percorrendo il sentiero segnato per le miniere del Fursil. Ci sono principalmente due punti di accesso: 1) il più facile e veloce parte dall'abitato di Troi (dalla SP683 del Passo Giau si segue la stradina per Posalz fino a raggiungere un parcheggio alle coordinate del waypoint 1, poi si segue il percorso segnato fino alla miniera); 2) dalla SP251 che porta a Colle S. Lucia, si gira in direzione degli abitati di Pont e Ru e poi si seguono le indicazioni per le miniere. In questo caso il sentiero è più lungo e si deve attraversare un tratto in cui il sentiero passa per una frana (solo per esperti!).
La scatoletta è un canister 35 mm nel muretto vicino all'imboccatura della miniera, dietro ad un sasso scuro. Le coordinate potrebbero non essere precise a causa del bosco che ostacola il segnale GPS. La scatola è nascosta fuori dalla miniera, quindi non si deve entrare! Fate attenzione alla possibile caduta sassi e al fondo scivoloso durante le giornate umide. Buona caccia!

[ENG]: The cache is hidden near the entrance (now unusable) of the mine. You may reach it following the path marked for the mines of Fursil and starting from Waypoint 1 near the villages of Troi and Posalz and then follow the signs to the mines. The box is a 35 mm film canister hidden in a wall. The coordinates could be inaccurate because of the vegetation. Please see the spoiler. The cache is not inside the mine, therefore you must not enter in the mines. Be careful: falling rocks and slippery pathway to the cache during the rainy days. Good hunting!


Bibliografia / References
Gran parte delle informazioni sono state raccolte dal sito del Comune di Colle Santa Lucia e sulle targhe che potrete vedere nei pressi delle miniere.
Much of the information was collected from the site of the Comune di Colle Santa Lucia and from the panels near the mines.

Additional Hints (Decrypt)

zherggb / jnyy

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)